e questi sono dei versi per lei,
anche se con la penna sono meno bravo.
Scrivo del pennello che colora i suoi fianchi,
della tela che da giaciglio le fa,
nelle sere che con me si corica
e insieme vegliamo la notte.
Quelle notti, in cui, sogno
la sua voce e, le mie mani
accarezzandomi, sperano nei suoi boccoli.
Ma poi lei arriva,
arriva veramente, nel pomeriggio
e butta giù tutto.
Il suo corpo lo butta lì,
dove, quando sarà andata via,
la cercherò: sul mio letto.
La disegno nuda,
l'accarezzo con le tempere,
sorrido al suo sorriso,
la amo nel modo sbagliato.
La amo di un amore platonico,
mentre svengo o vengo,
sulla donna che è nei miei ritratti.
Lei che gioca con i sentimenti,
lei che non bacia se non prova amore,
ma non ti dice di no e
si diverte con te, come farebbe con me,
è sul mio letto,
non sul mio disegno.
MaLoRe
bellissima.
RispondiEliminaGrazie =)
Eliminacon piacere!
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