29 novembre, 2011

I segreti più impenetrabili sono nascosti in bella vista. [cit. Dan Brown]



Il tempo scorre inesorabile, 
senza fermarsi un attimo, 
senza lasciare lo spazio per raccogliere i cocci di un cuore crepato.

Succede, con l'avanzare degli anni, che i cuori diventino sempre più piccoli,
a furia di perdere brandelli lungo il percorso della vita.

Cosa può essere un segreto, se non
uno di quei brandelli persi, di quei cocci non raccolti?

Riflettevo sulla bellezza di quell'istante in cui 
lembi di cuore si frantumano,
creando una pioggerellina di schegge vive,
nonchè di segreti decaduti.

Una bellezza effimera, quanto inutile se si pensa che 
quel frangente di tempo in cui si gode della vitalità dei suddetti scampoli del nostro cuore
verranno rimborsati dalla nostalgia e dall'incomunicabilità di essi.

Celiamo segreti, perchè è la memoria che li partorisce,
dimenticando le parti cadute del cuore.

Dicono che una fiamma rigogliosa duri poco, 
dove "fiamma" è metafora dello stile di vita di una persona.

Io dico che questo è possibile perchè 
una vita piena di emozioni lascia lungo la via più frammenti di cuore,
finchè non ne avanza abbastanza per continuare a pompare sangue
e non perchè, come vuole il luogo comune, 
superare i limiti porti alla morte.

Quanti lassi di vita possiamo perdere e dimenticare?
E quanti ne possiamo ricordare confidandoli come segreti?

"Se hai molti segreti, hai avuto una vita scandalosa.
Se hai avuto una vita scandalosa, come persona non puoi essere di certo retta."

Ed è così che possedere segreti diventa a sua volta un segreto,
pur di ripararsi dai pregiudizi,

ma se solo si sapesse che un segreto è un sentimento celato dietro un evento,
che un segreto è il passato
che un segreto è un pezzo di cuore per terra che non si è avuto tempo di raccogliere, 
che un segreto è la conferma che si è vissuti e non solo esistiti,

forse, potremmo piangere i nostri segreti senza nasconderci.

Confidarsi è un rito occulto, praticato clandestinamente dagli anticonformisti,
o dagli stolti, come direbbero i saggi:

i segreti sono inconfessabili, altrimenti "celati" non sarebbe loro sinonimo.

Ed è allora che vorresti rispondere ai saggi:

"Ma chi ti vuole confessare i miei segreti? 
Volevo solo dirti di averne, per potermene ricordare e compiangerli."


MaLoRe


27 novembre, 2011

Da sempre gli amici di sempre sono per sempre.




Siamo gli amici  di sempre:

quelli che si conoscono da sempre,
in una comitiva
dove c'è gente che viene e che va.

Oscilliamo tra i pochi e i tanti,
costruendo storie che scottano.

Viviamo di droga e
ci droghiamo d'affetto.

Partoriamo scandali
a ritmi scellerati
e
uccidiamo segreti
a ritmi sfrenati.

Siamo gli amici del "sempre":

quelli che da sempre 
si vedono sempre
e così sarà per sempre.

Condiamo l'amore
con gli incesti.

Speziamo la vita
con gli illeciti.

Seguiamo la moda degli eccessi
e baciamo tutti i sessi.

Siamo gli amici sbagliati da sempre.

Noi, rischiamo sempre:

Sfioriamo gli estremi,
oltrepassando i limiti.

Da sempre,
noi,
vogliamo emozionarci sempre
con gli amici di sempre
per sempre.

MaLoRe

25 novembre, 2011

L'opera di un sogno.


In quel sogno ricorrente 
io ti cercavo.

Strappavo da ogni uomo
una parte di te,
per poterle incollare fra di loro.

Non mi importava 
se alla fine 
di quel crudele trapianto 
avrei ottenut
solo un tuo mosaico.

Ad affascinarmi era
l'aggettivo "tuo" 
nelle mie mani,
non il sanguinolento puzzle
destinato 
a non essere mai concluso:

per quanto cercassi
non trovavo il cuore giusto.

Avrei dovuto
strappartelo nella real
per concludere 
l'opera di un sogno.



MaLoRe

23 novembre, 2011

Impazzisco nell'eco del mio ti amo.


Dove sei?

In questi anni dove sei andato?

Ti sei nascosto troppo bene,
non ti trovo.

Cercami,
amami ancora una volta.

I tuoi sorrisi mi annebbiano,
i tuoi baci mi accarezzano,
la tua voce mi assorda.

Ma dove sei?

Impazzisco senza te.

Torna a prendermi,
portami con te:

ovunque tu voglia andare,
anche all'inferno.

Ma portami da te.

Scorderò gli abiti,
porterò solo il cuore
nella nostra luna di miele,
anche se il miele non dovesse esserci.

Cancella le mie parole,
solo ora mi rendo conto di
quanto fossero stupide...

dettate da una paura
che voglio tu annienti.

Guariscimi 
da questa malattia.

Donami la dose mortale
di questa dipendenza da te.

L'eco del mio solitario ti amo
si confonde con il ricordo dei tuoi.

Ripuliamo il nostro sporco amore consumato.

Oggi mi trovi qui,
se mi cerchi.

Domani sarò in manicomio
e mai, mai
una camicia di forza sarà
così bella e rassicurante
se non mi verrai a prendere.

Pagherò con lembi di carne
tutte le ore della notte 
che mi vorrai concedere.

Voglio un'insulina di sesso
affinchè dopo possa mangiare
tutto l'amore che mi servirai.

Dove sei andato?

Dove si trova il tuo, fottuto, rifugio?

Io sono qui che ti aspetto.

Mi dissanguo,

con le interiora in mano,
con lo stomaco aperto
e il corpo svuotato.

Ricuciscimi.

Pungiti con l'ago e 
attorcigliati nel filo.

Moriamo insieme
per il nostro amore.

Mettiamo fine al peggio.

Suicidiamoci,

con gli occhi incrociati e
le labbra schiuse

nel nostro ti amo.


MaLoRe

21 novembre, 2011

Fra le lenzuola...








Ho smarrito il mio cuore.

L'avrò perso fra le lenzuola,
assieme all'orecchino.

La prossima volta 
non mi spoglio:

dovessi perdere anche un polmone.










MaLoRe

19 novembre, 2011

Mamma rispondi, sono felice.






Mamma rispondi,
sono al telefono.

Sono in un mondo di favole
con un pierrot. 

Ti chiamo da 
una cabina rossa,
stile Londra.

Mamma, sono felice
con lo smalto verde acqua
e le unghie che graffiano.

Mamma rispondi,
dai,
sono al telefono.
                                     
                    Volevo dirti
         che sto per partire con 
il mio nuovo amico pierrot
            e l'arlecchino nero.

Mamma, sono al telefono
 per dirti:

                                        "Ciao,
   un giorno ritornerò.
       Vado a sognare."








MaLoRe

17 novembre, 2011

Bordelli in fiore.









Fiori di lillà
sparsi qua e là.


Nella casa dell'amore
ogni letto è in fiore.





Baldracche e prostituti
consolano i cornuti.

Prostituti e baldracche
amano anche le vacche.





Girano i soldi dell'amore,
ogni sera si fa furore.




MaLoRe

15 novembre, 2011

A voi che peccate, grazie.








Eretici ed erotici,
armati di nudità e peccato,
dipingono il paradiso di rosso.

Grazie per il bel tramonto.










MaLoRe

13 novembre, 2011

Bevi, che hai sete.



Bevi,
finchè hai sete.

Bevi un altro goccio,
finchè lo stomaco brucia.

Bevi ancora,
finchè le palpebre sono pesanti.

Bevi un altro po',
finchè i pensieri sono confusi.

Bevi l'ultimo sorso del bicchiere,
finchè il cubo diventa la tua pista.

Bevi dalla bottiglia,
finchè un bacio non è reato.

Bevi quel che rimane,
finchè sarà l'alba.

Bevi tutto,
che hai sete di vita.


MaLoRe

12 novembre, 2011

Avrei voluto.


Mi spiavi.

Ti ho scoperto.

Facevi capolino
fra le tue corteggiatrici.


Ed io
imbarazzata,
infuocata
avrei voluto giocare a nascondino.



MaLoRe

10 novembre, 2011

Fossili sui fianchi.


Aveva scavato 
la forma delle sue dita 
sul mio bacino.

Ormai combaciavano perfettamente.

Mi sentivo inadeguata
con altre mani:

nessuna calzava 
quelle impronte
sul mio corpo.


Ed ora, le sue dita
sono fossili sui miei fianchi.



MaLoRe

09 novembre, 2011

Fammi sognare lui che scende e che sale e si sente l'America. [Cit. Gianna Nannini]




Questa notte ti ho sognato
in vesti diaboliche
e quel tuo rosso peccaminoso
mi ha fatto cedere
al piacere carnale.


Questa notte,
per te,
mi sono reso/a devoto/a alla Lussuria.







MaLoRe

08 novembre, 2011

Figli di un amore non corrisposto.



Sfogliando l'enciclopedia dei  sentimenti,
ho appreso quanto il tuo cuore
fosse arido.

Tentavi di compensare
attraverso la fertilità
più indecente.


 MaLoRe

06 novembre, 2011

Piacere M.




Lei era ChaNtal per la madre,
ChaMtal per l'anagrafe,
Chammy per gli amici
e semplicemente M per se stessa.

Quella M che sarebbe dovuta essere N.








MaLoRe