29 marzo, 2012

Non sono strano. Sono solo un ragazzo di strada... [cit. Willem Dafoe]

n.b: questo post non vuole essere nè offensivo, nè polemico. Vuole, semplicemente, far luce su alcuni aspetti della nostra società. Chiedo, gentilmente, di non soffermarsi a quel che si può leggere, ma di calarsi dentro ogni singola parola. Grazie.





-Ci stavo pensando da un pò:

dovrebbero abolire l'usanza di presentarsi con "piacere" prima ancora di pronunciare il proprio nome.
Come possiamo sapere se sarà un piacere?-




Al mio collo, da oggi, appenderò un cartello che avverta la gente di girarmi alla larga e mi presenterò con il nome dei miei peccati.

Al mio primo tatuaggio, qualcuno era incredulo.
Un collo, con un codice a barra, susseguito da un "made in China" era insolito e antiestetico su una ragazza, dicevano. Io, ho sempre creduto che di antiestetico nel mio tattoo ci fosse il significato, dopotutto in pochi, o forse nessuno, investigava oltre al "siamo prodotti della società".

La verità è, che prima o poi, si deve scegliere se morire o disintossicarsi.
Ovviamente la scelta giusta è la più difficile, ma non siamo nati, tutti, eroi, bensì c'è chi ha l'etichetta "made in China" cucita nella testa. 

La questione è che nessuno può accusarci se sbagliamo.
Sbagliare significa adempiere ai propri doveri modificandone, involontariamente, qualcosa. 

Non possono metterci al rogo, finchè peccheremo involontariamente.

Siamo tutti peccatori:
chi di fatto, chi di teoria.
La differenza? 
Il coraggio di esprimere i propri piaceri, di esaudire i propri peccati.

Poi ci sono quelli come me, quelli che ci aggiungono l'aggettivo "involontario".
Badate, non prendete questa aggiunta come codardia, perchè, come prima ho detto, la strada giusta viene scartata con una scelta, in cui prendi atto di essere un debole e ti assumi le conseguenze.

Ci aggiungo "involontario" perchè fa furbo, fa figo:
commetto un peccato che chiamerò sbaglio, per cui nessuno potrà giudicarmi.
Capite?

Domani, queste parole le troverete nella bocca di chissà quanti altri giovani,
perchè basta poco per passare da "bad girl" a "it girl"...

...e la moda porta assuefazione.




MaLoRe

6 commenti:

  1. MaLoRe hai previsto bene:
    ti citerò per le parole che oggi hai scritto.

    Sei una "it girl".

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    1. Ahahah, non esageriamo:
      sono solo una blogger squinternata. ^^

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  2. wao.... molto carino il tuo blog. ti seguo se ti va ricambia.
    xoxo mininuni
    http://mininuni.blogspot.com/

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  3. Brava, profonda..

    Michele

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