21 gennaio, 2012

C'è una vita da ricordare.


Il cuore ha smesso di distribuire sangue.
Pompa un sangue che lo riempie, lo appesantisce e non scorre più nelle vene.
Lo stomaco è schiacciato.

I ricordi uccidono il presente.

Un guerriero non conosce la pace
come un ferito di guerra.

Gli organi si ingarbugliano
e la voce si smorza.

Forse delle parole non saranno mai abbastanza
per descrivere un cuore che strizza sangue
su una foto tagliata a metà.

La storia è ciclica.

Ora,
c'è una vita da ricordare.

Una vita che hai saputo perdonare,
ma, mai, dimenticare.


MaLoRe



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